Chi ha scelto di navigare, anche soltanto per passione, sa bene che il rischio è sempre dietro l’angolo. Il mare non è e non sarà mai un palcoscenico del tutto esente dal pericolo.

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Esserne consapevoli è di per sé un ottimo punto di partenza. Adottare i giusti comportamenti – e magari spendere qualche euro in dotazioni di qualità, anche se non obbligatorie – riduce i rischi e aumenta le chances di uscire con successo da una situazione potenzialmente d’emergenza.

Sbagliato pensare che soltanto una condizione meteo cattiva possa innescare un incidente in mare. Anche in estate, una piccola imbarcazione può essere sorpresa da un’onda tre volte più alta di quelle normali (un fenomeno che capita spesso quando i “treni” di onde si sommano, fino a generarne alcune particolarmente alte). Oltretutto, nei mesi caldi, le raffiche dei temporali estivi rendono la navigazione particolarmente complicata.

Per limitare le probabilità di incidente, è fondamentale ridurre al minimo i rischi.
Ecco alcuni accorgimenti utili per chi esce in mare con gommoni o barche di medio-piccole dimensioni.

  • utilizzare sempre un abbigliamento adatto – tra cui giubbino autogonfiabile, guanti e stivali
  • di notte, anche in mare piatto, legarsi alla life-line è una condizione minima di sicurezza, sia per stare seduti in pozzetto, sia per muoversi in coperta: l’umidità notturna aumenta infatti il rischio di scivolare e il buio rende invisibili le onde
  • dotarsi di luci stroboscopiche da fissare all’imbracatura della giubba autogonfiabile, soprattutto per chi è di turno di notte
  • non fissare life-line o cinture di sicurezza a draglie, candelieri e pulpiti
  • dotarsi dei migliori accessori per gommoni o altro tipo di natante, anche se non obbligatori
  • prima di uscire in mare, controllare sempre il corretto funzionamento dell’anulare con cima galleggiante e boetta.

In ogni caso, mai sopravvalutare la resistenza del marinaio e dell’imbarcazione: anche le persone più allenate e in forma possono poco o nulla contro gli elementi naturali. Questo vale ovunque e soprattutto nel Mediterraneo, dove non sono rari bruschi cambiamenti del tempo rispetto alle previsioni.

Sia in pieno giorno, sia nelle ore notturne, possono essere molte – e anche banali – le situazioni capaci di causare una caduta fuori bordo. Finendo in acqua, bastano pochi attimi per perdere di vista la barca: la distanza può aumentare notevolmente in una manciata di secondi, specialmente in presenza di raffiche di vento e acqua nebulizzata. Generalmente i temporali estivi durano pochissimo, ma – anche se per pochi minuti – possono mettere a dura prova una piccola imbarcazione e il suo equipaggio.

Di Grey