Non si può visitare Milano senza dare un’occhiata anche al quartiere di Porta Ticinese. Un tempo zona pericolosa da non frequentare e luogo di delinquenza e povertà, è oggi, dopo il recupero della darsena e la riqualificazione dell’intero quartiere, diventata il fiore all’occhiello della città.
Con le sue case a ringhiera ricche di storia popolare, oggi trasformate in case di prestigio molto ricercate, i piccoli negozi vintage, gli scorci meravigliosi che si intravedono tra i vicoli e gli affacci, i ristoranti etnici ed i piccoli locali per fare l’aperitivo, i parchi e gli spazi verdi per rilassarsi ed i navigli brulicanti di vita, sia di giorno che di notte, questa è la zona di Milano in cui si respira un’aria tutta diversa, un po’ bohémien ed un po’ contemporanea.

Passeggiare per Corso Porta Ticinese è un’emozione: botteghe che si affacciano sulla strada e ci accompagnano fino in P.zza Sant’Eustorgio, dove si può ammirare la splendida basilica. Proseguendo si arriva alla porta medievale che dà il nome al quartiere, imponente e splendida, e alla darsena, l’antico porto di Milano che è stato recuperato e ristrutturato, dopo anni di abbandono, in occasione dell’Expo 2015.

Porta Ticinese è, inoltre, il quartiere più amato e frequentato dai giovani perché è pieno di locali ed attrattive. Per una serata all’insegna dell’etnico è possibile trovare dal ristorante messicano a quello greco e per gli amanti dei gusti nipponici è possibile mangiare sushi in zona Ticinese. C’è l’imbarazzo della scelta.
Se preferite, invece, lo street food, potete andare al Mercato Metropolitano, 15.000 mq, un po’ all’aperto ed un po’ al coperto, in cui potrete trovare stand e banchi che offrono dal panino all’ostrica al cartoccio, prodotti enogastronomici provenienti da ogni regione, cocktail e musica. Ideale per soddisfare qualsiasi palato in un contesto leggero e divertente.

Insomma, Porta Ticinese è il quartiere autenticamente meneghino, in cui si può respirare la storia della città e sentire lo spirito dei veri milanesi, lontani dal lusso delle strade centrali delle grandi firme, ma vicini ad un sapore di tradizione che correva il rischio di andare perso e che ha saputo reinventarsi strizzando un occhio al futuro senza rinnegare il passato.

Di Grey